Abbattere la povertà energetica: uno studio sui bisogni e le attese delle città in Italia per Energy Poverty 0

Abbattere la povertà energetica: uno studio sui bisogni e le attese delle città in Italia per Energy Poverty 0 con soluzioni innovative, digitalizzazione e il gemello digitale

Energy Poverty 0 (EP-0) è il progetto di R2M che mira a fornire uno strumento tecnologico avanzato per le PA per combattere la povertà energetica. Nel nuovo studio per EP0, i nostri colleghi, col supporto dei partners, hanno intervistato i tecnici di alcuni comuni italiani per capire attività e strumenti esistenti, ed evidenziare le criticità che i comuni affrontano nel progettare azioni per contrastare la povertà energetica. L’assenza di fondi, ma anche di tecnologie avanzate che forniscono dati, e la mancata cooperazione tra le istituzioni, prevengono un’azione incisiva per contrastare il fenomeno.

41 milioni di persone in Unione Europea e 2 milioni in Italia (7,7%) nel 2022 non sono riusciti a tenere calde le loro case (Fonte: Parlamento Europeo e Osservatorio Italiano Povertà Energetica). Questi sono i numeri della diffusione della povertà energetica nel Vecchio Continente e nel nostro Paese. Numeri che la recente crisi energetica e poi economica rischiano di far salire se non si contrasta il fenomeno della povertà energetica in maniera efficace e con prontezza da parte delle istituzioni.

Soluzioni prefabbricate per una riqualificazione energetica veloce ma innovativa

Il mondo dell’innovazione può fare molto e può mettersi al servizio delle PA con il proprio know-how per ammodernare e supportare l’azione istituzionale su questo fronte. Con questo spirito nasce Energy Poverty 0, uno dei progetti LIFE di R2M che si prefigge di diffondere pratiche innovative di riqualificazione energetica, focalizzandosi in particolar modo sulle aree vulnerabili ad elevata presenza di edilizia popolare e social houses, grazie a tecnologie off-site convenienti e veloci, come i moduli prefabbricati di Energie Sprong. 

EP-0, lo strumento per le PA per azioni e politiche di contrasto alla povertà energetica più efficaci

Oltre alla diffusione di pratiche avanzate, EP-0, guidato dalle expertise di R2M,  sta sviluppando uno strumento ICT chiamato EP-0 Tool, che permetterà di analizzare in maniera più olistica vari tipi di dati, tra cui i dati energetici degli edifici e la vulnerabilità sociale dei distretti in cui sono localizzati, per sviluppare azioni di contrasto alla povertà energetica più mirate: il Tool infatti permette la valutazione dello stato energetico di quartiere, delle aree più vulnerabili dove intervenire, e analizza le potenzialità di una ristrutturazione su larga scala. Infine, l’obiettivo di EP-0 Tool è quello di fornire scenari di risparmio energetico a livello di edificio e quartiere e una valutazione di fattibilità economico-finanziaria per stimare l’investimento della riqualificazione integrando anche informazioni sui sussidi e programmi disponibili.

Strumenti, difficoltà e politiche attuali per combattere la povertà energetica: il nuovo studio di EP-0

Per integrare e migliorare l’EP-0 Tool, i nostri ricercatori hanno condotto delle interviste a 8 tecnici provenienti dai comuni di Milano, Torino, Lissone (MB), Berchidda (OT) e Benetutti (SS) che rappresentano la situazione di grandi città, come di città più piccole e rurali, a cui hanno chiesto azioni, problemi, difficoltà e necessità dei loro comuni di appartenenza sul fronte della povertà energetica. Il risultato della ricerca è raccolto nella pubblicazione dal titolo “Summary of cities expectations and needs”.

I risultati dello studio: Criticità nei fondi, nell’uso dei dati, di nuove tecnologie e di indicatori chiari

Identification of existing policies and programs addressing energy poverty according to the Italian experts interviewed.

Dalle interviste, la maggiore preoccupazione per le amministrazioni pubbliche è la mancanza di fondi per finanziare iniziative. Dallo studio risulta che l’unico strumento veramente prioritario per le amministrazioni sono gli incentivi finanziari nazionali e locali a supporto dei cittadini vulnerabili per far fronte alle spese energetiche. Al momento, a livello nazionale c’è il Bonus Bollette e altri piani locali, specialmente nel Comune di Milano (Piano Benessere Energetico Comune, contributo Arredi, Incentivi Equi, Piano Aria Clima e altri).

Al di là del Superbonus 110, che comunque ha toccato le case popolari e le social houses solo parzialmente, tra le politiche di contrasto alla povertà energetica, non ci sono azioni mirate per la riqualificazione degli edifici stessi per un’efficientamento energetico che ridurrebbe il consumo di energia e anche la dipendenza da combustibili fossili. 

Questa poca incisività nella ristrutturazione si giustifica anche con l’assenza di dati sugli edifici, sull’area e su altri indicatori economici e sociali che aiuterebbero i tecnici e comuni a rilevare in maniera più puntuale quantità e aree dove la povertà energetica è più diffusa, e quindi strutturare azioni mirate. Difatti, le risposte alla domanda di come sia diffusa la povertà energetica, variano tra “alcune zone specifiche della città” a “è diffusa in maniera variegata in tutta la città”. Nessuna delle risposte ha presentato una conoscenza precisa del fenomeno.

Questa assenza di dati e KPIs chiari e non ambigui è dovuto a più fattori: 

13: Pie chart showing the spread of energy poverty among the population according to the Italian experts interviewed.
1. La complessità  della definizione di povertà energetica
Bar chart identifying the main source of information available to detect areas at high risk of energy poverty according to the Italian experts interviewed.

Valutare e analizzare la povertà energetica è una pratica molto complessa: molti infatti sono gli indicatori proposti dall’Energy Poverty Advisory Hub e trasposti nelle guidelinea della Covenant of Mayors. La raccolta dei dati, ad oggi, prevederebbe un approccio dedicato caso-per-caso, oneroso sia dal punto di vista del tempo e delle risorse, fattore che si aggiunge a dati poco certi e difficili da reperire. In Italia, la prima menzione sulla povertà energetica avviene nella Strategia energetica nazionale, 2017 di ENEA e al momento si tengono conto principalmente del consumo energetico, della situazione di morosità con il fornitore di energia, e il reddito. A seguire, nel PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) 2020 inviato dal governo italiano alla Commissione Europea, l’obiettivo è ridurre entro il 2030 la povertà energetica in una fascia compresa tra il 7 e l’8% del totale delle famiglie.

2. Scarso accesso a dati per scarsa cooperazione e sinergia

Come sopra citato, sussiste anche una estrema complessità anche nel ricavare i dati potenzialmente posseduti dalle istituzioni e dalle associazioni per scarsa cooperazione tra i vari dipartimenti a cui dati non specificatamente energetici appartengono che risultano utili ad avere una visione più olistica. Manca tra le istituzioni un approccio interdisciplinare che presuppone sinergia. I dati che riguardano anche gli aspetti sociali non sono infatti presi in considerazione e c’è poca fiducia nella cooperazione con le associazioni di categoria degli inquilini e scarsa comunicazione con i cittadini in generale.

3. Scarsa digitalizzazione e uso di nuove tecnologie

Nonostante le tecnologie avanzate per facilitare e supportare le fasi di decisione siano presenti, il livello di digitalizzazione dei dati presenti è ancora scarso e, dallo studio, si riscontra una carente consapevolezza all’uso di tecnologie che possano fornire questi dati in maniera precisa potendo fornire simulazioni realistiche e in tempo reale come lo scan 3D degli edifici e il gemello digitale.

Per soddisfare queste esigenze, nasce l’EP-0 Tool, per fornire uno strumento nuovo per valutare le aree fortemente vulnerabili dove intervenire. Per lo sviluppo di EP-0 Tool, in base alle necessità esposte in questo questionario, si evince che la PA necessita di :

Bar chart showing the main socio-economic categories experiencing energy poverty according to the Italian experts interviewed.
  • Un tool interattivo, online e compatibile con altri strumenti esistenti
  • Un tool che integri e organizzi i dati in maniera chiara e aggregata, basandosi su dati georeferenziati e attraverso la visualizzazione e mappe

 

Inoltre, i tecnici hanno esposto preoccupazione non solo per quanto riguarda il riscaldamento delle case di coloro che rientrano nei criteri di povertà energetica, ma anche per l’assenza di raffrescamento. A causa del cambiamento climatico e dell’innalzamento delle temperature con frequenti ondate di calore, l’uso di aria condizionata per raffreddare le case è sempre più importante e l’assenza di questi sistemi nelle residenze popolari apre nuovi scenari di disagio sociale e di salute per i cittadini residenti, aumentandone la  vulnerabilità e accrescendo il divario tra fasce diverse della popolazione. 

Tecnologie come il gemello digitale e strumenti per pianificare soluzioni basate sulla natura diventano quindi fondamentali per riqualificare le città in ottica di efficienza energetica e resilienza ai cambiamenti climatici che non può essere appannaggio solo di zone più benestanti della città. 

R2M Solution ha nel suo background l’innovazione e offre tecnologie anche alle Pubbliche Amministrazioni  per progettare le aree urbane in maniera sostenibile come IES Greenpass. Con lo sviluppo di EP-0 Tool, il nostro obiettivo è quello di offrire una soluzione ancora più completa e adatta alle esigenze delle aree vulnerbaili delle nostre città. 

L’innovazione a disposizione della PA per una transizione energetica inclusiva.

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